La storia
CENNI STORICI SULLE SOCIETA’ OPERAIE DI MUTUO SOCCORSO
Le società di mutuo soccorso ebbero sviluppo, indubbiamente, durante l’Ottocento anche se forme primordiali di queste società sono riscontrabili già dalla Roma antica, e nel medioevo con le corporazioni (vedi nella nostra città le varie “Università”).
La rivoluzione industriale, la diffusione della concezione di classe, grazie alla diffusione del manifesto di Marx e i vari moti rivoluzionari furono il substrato per un’idea di unione che andò diffondendosi grazie anche ad alcuni mutamenti politici. Carlo Alberto promulgava lo Statuto Albertino che oltre ad affermare il diritto di proprietà, riconobbe il diritto di associarsi pacificamente per ogni classe e ceto sociale.
I caratteri su cui si fondavano le società di mutuo soccorso erano la mutualità, la solidarietà fra i lavoratori, l’autogestione dei fondi e spesso erano caratterizzate anche da un’unione morale dei comportamenti. Era infatti frequente trovare norme che vietavano l’elargizione di sussidi nell’ipotesi in cui le malattie erano causate dall’abuso di alcool.
Lo schema mutualistico prevedeva un fondo autonomo costituito dai versamenti dei soci di una parte del loro salario, che poi veniva erogato ai soci che erano in difficoltà per malattie, perdita del lavoro, sussidi di invalidità e di vecchiaia, nonché l’introduzione di servizi come scuole domenicali e serali.
In seguito, in alcune società operaie soprattutto del nord, si proposero anche altri servizi come il sostegno creditizio a tutti i componenti che lo richiedevano, la fornitura di materie prime e la vendita ai soci di prodotti di prima necessità al prezzo di costo.
L’idea di mutualismo portò anche al superamento dal semplice assistenzialismo di tipo caritatevole, tipico delle forme ecclesiastiche, a vere forme di “welfare” basate su precisi e dettagliati servizi.
Uno dei padri del movimento mutualistico in Italia, fu Giuseppe Mazzini, le idee mazziniane furono da veicolo nella diffusione dei valori e degli ideali cooperativi e influenzarono moltissimo la nascita di alcune società di mutuo soccorso.
Mazzini stesso raccomandava di associarsi e tassarsi, versando anche una modesta quota per creare casse di previdenza e di assistenza.
Con il risorgimento si diffusero società e mutue con differenti affinità politiche riempiendo il territorio italiano di società dal carattere politico ove di tendenza radicale ove monarchiche, altre animate da sentimenti liberali o da tendenze moderate, altre furono decisamente progressiste, infine vi furono società senza alcuna tendenza politica, gli unici obiettivi per queste furono il mutuo soccorso e il miglioramento morale e materiale dei soci.
Nel 1886 le Società di Mutuo Soccorso vennero regolamentate da un’apposita legge. Infatti, in quell’anno venne emanato un Regio Decreto, il n. 3818, che conferiva loro la personalità giuridica definendo nel contempo i campi di intervento e i principali criteri di gestione.
Si può sicuramente affermare che le Società di Mutuo Soccorso furono le prime forme di auto-organizzazione delle classi sociali e delle categorie di lavoratori, infatti dai principi classici di mutualità, solidarietà, uguaglianza e democrazia, nasceranno successivamente le cooperative e i sindacati dei lavoratori.
La nostra Società nel luglio del 1919, deliberò un congruo contributo che diede vita alla costituzione in Gubbio della Camera del Lavoro.
Nei primi anni del ’900 le Società di Mutuo Soccorso prosperarono, offrendo ampie garanzie di solidità ed integrità etica e morale. Inoltre, essendo enti mutualistici non a scopo di lucro, divennero importanti fucine di quella cultura solidaristica di cui la nostra Regione ha una ricca tradizione.
I principi di mutualità e di solidarietà che stanno alla base delle Società di Mutuo Soccorso, hanno fatto sì che esse siano sopravvissute alle varie vicissitudini della nostra storia recente. Dopo più di cento anni questi sodalizi sono ancora attuali ed esprimono forti potenzialità proprio in quei settori che sembravano essere stati completamente assorbiti dallo Stato Sociale.
La discussione sulla riforma dello Stato Sociale, discussione attualissima che coinvolgerà tutte le strutture dello Stato, ha riportato una forte attenzione su queste geniali forme di aggregazione ed auto-tutela delle persone, ed ha riconsegnato loro un ruolo che inciderà profondamente sulla formazione delle nuove generazioni sia a livello culturale che economico.